DESCRIZIONE DEI PROGETTI

Libera la spesa: utilizzo, presso la piccola e la grande distribuzione, di contenitori e retine riutilizzabili per l'acquisto di prodotti freschi da banco e di frutta e verdura sfuse

Obiettivo: Attraverso il progetto Libera la Spesa vogliamo sensibilizzare i cittadini sul tema dei rifiuti, della riduzione degli imballi e della plastica monouso. Grazie ai partner abbiamo creato una rete di esercizi commerciali dove il cliente può andare a fare la spesa utilizzando i propri contenitori per alimenti, in vetro o in plastica riutilizzabile.
 
Cosa devo fare?
Fai anche tu la tua parte, attraverso uno stile di vita e comportamenti più sostenibili. Prima di andare a fare la spesa, ricorda di portare con te il sacchetto per la frutta e verdura e il contenitore per alimenti, pulito e ben sigillato da consegnare all’operatore del banco dei freschi.
 
Bel progetto....ma si può fare?
Certo! In collaborazione con le competenti autorità abbiamo stilato delle linee guida sanitarie a tutela del consumatore e degli esercizi commerciali. Andando a fare la spesa nei locali aderenti alla rete, portando con te e utilizzando per la spesa i tuoi contenitori per alimenti accetti di far parte di questo progetto e dichiari di aver letto e accettato le linee guida.
 
I partner istituzionali
Il progetto si avvale del patrocinio della Regione Marche, della collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche e di Legambiente Marche oltre che di Camera di Commercio delle Marche, Conferesercenti, Confcommercio e Coldiretti.
 
La rete
Ecco gli esercizi commerciali che hanno aderito al progetto:
(in aggiornamento)
 
Contatti:
Sei un esercente e vuoi far parte della rete? Sei un cittadino e vuoi sapere di più?
Contattaci:
Matteo Giantomassi, Responsabile Comunicazione (giantomassi@atarifiuti.an.it)
Elisabetta Ubertini, Responsabile Sviluppo Progetto (ubertini@atarifiuti.an.it)
 
Approfondimenti 
sulle responsabilità: gli esercizi commerciali e i clienti firmano un patto di corresponsabilità:
- gli esercizi commerciali devono garantire la sicurezza degli alimenti venduti, garantire l’utilizzo di bilance apposite che permettono di azzerare le tare, informare il cliente ed aggiornare il proprio manuale di autocontrollo per poter includere gli obiettivi del progetto.
- i consumatori sono invece responsabili della conformità e della pulizia dei contenitori utilizzati. In più, è sempre compito del cliente richiedere all’esercente di dividere gli alimenti all’interno del contenitore nel caso ci dovessero essere delle allergie.

sulla normativa: la possibilità di adottare queste buone pratiche è prevista da
- Decreto Clima, D.L. 111 del 14.10.2019 
- Legge 141/2019 
- DPCM 11.6.2020 in vigore dal 15.06.2020 All. IX 
 
Il progetto è inoltre in linea con:
- Strategia UE sulle Plastiche 
- Direttiva sulle Plastiche Monouso 904/2019 
 
In particolare, è importante l’art. 7 che inserisce nel quadro normativo la seguente disposizione: ‹‹1 -bis. Ai clienti è consentito utilizzare contenitori propri purché riutilizzabili, puliti e idonei per uso alimentare››. Il testo include poi anche una disposizione “di salvaguardia” per garantire che la pratica si svolga in sicurezza: ‹‹L’esercente può rifiutare l’uso di contenitori che ritenga igienicamente non idonei››.


Bevi a rendere - Sostituzione dei bicchieri monouso con bicchieri in plastica rigida lavabili e riutilizzabili per la somministrazione delle bevande non confezionate da asporto nei locali e nelle manifestazioni

Obiettivo: contribuire alla diffusione di un’immagine positiva dei locali e delle manifestazioni presenti nel territorio comunale, favorire il decoro urbano e sensibilizzare i cittadini e i turisti sul tema della riduzione e prevenzione della produzione rifiuti.

In cosa consiste? 
É noto come l’utilizzo dei prodotti monouso favorisca la produzione di consistenti quantità di rifiuti; la loro dispersione e accumulo nuoce gravemente al decoro delle aree urbane nonché di quelle naturali, quali spiagge e parchi, generando nei residenti e nei turisti un’immagine di degrado e di sporcizia, oltre a produrre un forte impatto ecologico-ambientale. L’idea, sull’esperienza delle maggiori capitali europee e di alcune città metropolitane italiane, è quella di creare un oggetto, il bicchiere, che possa anche divenire strumento di promozione dei locali e del Comune stesso. Per questo l’iniziativa è contraddistinta da apposito logo ideato dall’ATA e dato in concessione ai locali aderenti che lo potranno utilizzare per la realizzazione dei bicchieri “brandizzati”. Il bicchiere potrà essere utilizzato per la somministrazione delle bevande da “asporto” e non confezionate ai propri clienti, su richiesta di una cauzione. Oltre al logo sono messi a disposizione la vetrofania dedicata al progetto, locandine e piccoli totem da tavola per sensibilizzare i clienti dei locali aderenti e per favorire la conoscenza del progetto. Gli esercizi commerciali aderenti sottoascrivono un protocollo d'intesa con il comune con il quale si impegnano a promuovere l'iniziativa. Il comune e l'ATA promuovono i locali aderenti e valorizzano il progetto attraverso i propri canali di comunicazione. Il comune può riconoscere forme di incentivi per i locali aderenti.

Adesione alla campagna “Plastic Free Challenge” lanciata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Linee di indirizzo per un comune plastic free

Obiettivo: prevenire e ridurre la produzione di rifiuti derivanti dall'utilizzo, in particolare, di prodotti monouso in plastica nel territorio di bacino

In cosa consiste?
L' Unione Europea ha emanato, con direttiva 2019/904, una serie di di disposizioni per ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, con particolare attenzione a specifici articoli di plastica monouso e da pesca che, insieme, rappresenterebbero quasi l’80% dei rifiuti marini in Europa. In Italia e nella nostra Regione Marche i cosiddetti “Marine Litter” sono presenti in quantità crescenti e sempre più si parla di microplastiche ritrovate anche nelle acque potabili e nel sistema acquifero superficiale di laghi e corsi d’acqua.
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, in ossequio a quanto presupposto dal panorama normativo europeo, ha avviato un percorso per diventare “Plastic free”, nel tentativo di liberare dalla plastica monouso le proprie sedi mettendo in atto specifiche azioni e, contestualmente, lanciando una “challenge” alle altre amministrazioni e istituzioni, veicolando il messaggio per il quale “ognuno di noi deve dare qualcosa a questo Paese”, ivi comprese le Istituzioni, a cui spetta di dare il buon esempio in concreto.
l’ATA Rifiuti e L’AATO 2 Marche centro ancona - Servizio Idrico Integrato hanno supportato le proprie amministrazioni comunali nel prendere l'impegno di aderire al progetto “Plastic free challenge” del Ministero attraverso la predisposizione di apposite "Linee di indirizzo per un comune plasic free", approvate deliberazione dell'Assemblea n.13/2019.
Le linee di indirizzo costituiscono uno strumento concreto per la diffusione e l’applicazione di buone pratiche che portino alla riduzione dell’utilizzo delle plastiche monouso e alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche suddette, nonchè un mezzo utile alle amminstrazioni comunali per allinearsi alle disposizioni della Legge regionale 27/2019 “Norme per la riduzione dei rifiuti derivanti dai prodotti realizzati in plastica” con la quale la Regione Marche vieta l’utilizzo e/o promuove la riduzione del consumo di alcuni specifici prodotti monouso contenenti plastica  per i soggetti pubblici quali Regione, Province, Comuni, Società partecipate, strutture sanitarie, istituti, mense scolastiche, ma anche per chi lavora in area demaniale marittima o organizza eventi e sagre con il patrocinio o il contributo regionale.

Linee di indirizzo Comune Plastic Free (Approvate con Deliberazione dell'Assemblea n. 13/2019)


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